L’accento sardo, quel parlare semplice e chiaro, i pensieri lunghi del più amato segretario del più grande partito comunista d’Occidente, le folle oceaniche che si radunavano per sentire la sua voce: tutto questo nel film documentario di Mario Sesti e Teho Teardo, fuori concorso al Festival del Cinema di Venezia.
Le immagini di quell’ultimo comizio scorrono lente, quel discorso in cui il leader del PCI invitava per l’ultima volta ad andare “Casa per Casa, Azienda per Azienda, Strada per Strada” sembra pronunciato ere fa, eppure non sono nemmeno 3 decenni. Sullo schermo ritorna Enrico Berlinguer, quel comunista così diverso che era, per usare le parole di Vittorio Foa, “in violento contrasto con l’immagine consueta dell’uomo politico”, figuriamoci poi del prototipo berlusconiano.
La piacevole sorpresa ci ha colti impreparati: speriamo il documentario venga proiettato presto in tutte le città d’Italia. Dal canto nostro, faremo tutto il possibile per portarci quanta più gente possibile.