dall’intervista a Mario Pastore, marzo 1975
Onorevole Berlinguer, nella replica conclusiva al Congresso, lei ha detto che perché si possa realizzare la strategia del compromesso storico sono ancora necessari dei processi profondi; in che cosa consistono questi processi?
In effetti ho parlato di processi profondi, pur precisando che la loro durata non può essere preveduta. La profondità dei processi deve consistete nel senso che essi si devono manifestare non soltanto nella vita dei partiti e nei loro orientamenti e anche nei rapporti di forza fra i partiti stessi, ma si devono manifestare nell’intera vita sociale e civile; cioè si devono manifestate nei rapporti fra le organizzazioni popolati, nella vita delle amministrazioni locali e tegionali e direi, più in generale, nei rappotti tta i cittadini di sentimenti democratici, dando luogo a un processo di progressivo avvicinamento e di sempte maggiore comprensione fra le varie forze politiche e sociali e fra i cittadini, che si contrapponga al metodo dell’intolleranza, e dia luogo quindi, intanto, a una soluzione immediata di tutti i problemi che urgono e che devono essere risolti, e poi apra la strada progressivamente all’ avvento di una nuova direzione politica del paese.