La pace come fattore di sviluppo

dall’intervista ad Aldo Zanardo, Critica Marxista, aprile 1984


La pace, peraltro, se ha nello sviluppo un suo fattore, è anch’essa fattore di sviluppo. Nella pace i popoli possono usare la ricchezza per soddisfare le proprie necessità di vita e di crescita, per produrre altre ricchezze utili, per migliora­re ed elevare la propria cultura, i propri modi di vivere e di consumare, e non per produrre strumenti di distruzione e formare soldati.

Il miliardo di dollari al giorno che gli uomi­ni spendono per gli armamenti, se usato a fini pacifici po­trebbe contribuire a mutare il destino dell’umanità intera. La necessità di un’Europa unita e più autonoma al fine della costruzione di una pace meno fragile è del tutto evi­dente.

Perciò occorre invertire nettamente la tendenza in at­to alla disintegrazione e alla dipendenza. Bisogna rifondare la Comunità anche e proprio al fine di garantire la presenza sullo scenario internazionale di un grande soggetto operante per la pace oltre che, insieme, per lo sviluppo.

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