da il Contemporaneo, dicembre 1982
Deve far riflettere il fatto che anche in Italia, seppure in misura inferiore ad altri paesi di tipo occidentale, ha cominciato a manifestarsi un distacco fra notevoli strati della popolazione e i partiti. Lo si è potuto constatare anche nell’aumento delle astensioni dal voto e delle schede bianche o nulle; e lo si vede nell’ atrofizzarsi della vita interna e della milizia attiva in quasi tutti i partiti.
E, quando ci si protende a stimolare e a dare forza ai movimenti delle masse giovanili e delle masse femminili, o delle masse di disoccupati o degli anziani, si allarga l’orizzonte della politica, la si arricchisce di contenuti prima mai pensati. È proprio in quèsto impegno che la politica diventa rriilizia animata da una forte tensione ideale e morale.
In definitiva, bisogna decidersi a capire che la politica è chiamata oggi a considerare come suo compito diretto naturalmente, per la parte che le spetta, ossia senza prevaricare sulle altre dimensioni della vita umana, e quindi senza pretendere di essere totalizzante – la soluzione anche di quei problemi che insorgono dallo svolgersi della vita delle persone, e dei rapporti tra le persone, e tra queste e le strutture della società e il sistema politico che innerva questa società oggi; ossia, nell’attuale determinato contesto sociale, culturale e morale.
Non va superata soltanto quella concezione restrittiva della politica per la quale questa viene ridotta ai rapporti, ai giochi, alle schermaglie fra i partiti, fra maggioranza e opposizione, e tutto finisce lì, ma va superata anche una concezione tradizionale della lotta sociale e della vita della società, secondo la quale vengono considerate come degne di rilievo e di attenzione soltanto quelle masse, quelle organizzazioni e quei movimenti i quali esprimano esigenze e rivendicazioni di tipo economico-sindacale, non dando il giusto peso a quelle masse e a quei movimenti che non sono definibili e organizzabili secondo lo schema economico-sociale, e che pure pongono esigenze e problemi non meno rilevanti politicamente e non meno decisivi per le sorti del paese, quali sono appunto le esigenze e i problemi che avanzano le grandi masse urbane e delle campagne che si raccolgono nel termine di emarginati.