Tremonti e l’elogio di Berlinguer

Al ritorno dalle vacanze, ci accorgiamo con sorpresa che Giulio Tremonti, il superministro dell’economia che a suo dire aveva previsto l’attuale crisi 15 anni fa (e allora non si capisce perchè mai non abbia fatto nulla per fermarla), dalla platea del Meeting 2010 di CL ha rilanciato le ricette vecchie di 33 anni di Enrico: “È utile rileggere gli scritti del 1977 di Enrico Berlinguer sull’austerity, si tratta di un ragionamento sulle responsabilità nelle politiche di bilancio che può costituire una base di riduzione per i prossimi anni in tutta Europa.

Un po’ quello che il sottoscritto il 7 settembre 2009 scriveva sul suo blog e su questo sito (l’articolo è “il consumismo frugale”), nell’indifferenza generale, ma soprattutto suscitando quasi il disprezzo di certi giovani “riformisti”, per i quali resta sempre il teorema craxian-berlusconiano per cui “Berlinguer era comunista, quindi non era moderno“.

E invece proprio perchè era comunista, Berlinguer era ancora più moderno di quelli che non lo erano e che stando al governo ci hanno lasciato in eredità il terzo debito pubblico al mondo (cosa assai facile in un Paese che non ha mai preso di petto la Questione Morale e considera la lotta alla corruzione bieco “giustizialismo” elettorale).

Per chi volesse approfondire sull’austerità, il DataBerlinguer (che nasce apposta per dare la possibilità a tutti di leggersi Enrico senza i filitri e le mediazioni di nessuno) ha un’ampia sezione di interventi di Enrico al riguardo (http://www.enricoberlinguer.it/databerlinguer/index.php?title=Categoria:L’Austerità). Come al solito, questo sito, come anche l’Associazione, nascono per diffondere le idee di Enrico e rinnovo l’appello a tutti quei compagni che fossero in possesso di materiale che su questo sito non c’è, di farcelo sapere (l’inserimento è molto semplice, il DataBerlinguer funziona come wikipedia).

Chissà cosa diranno ora quei grandi ammiratori di Tremonti, che lo volevano addirittura premier di un governo tecnico, di questo suo elogio di Berlinguer, per altro su un tema assai contestato soprattutto a sinistra (basti pensare a certi leader che per cogliere la sfida sulla modernità, anche recentemente si sono esibiti in imbarazzanti riabilitazioni di Bettino Craxi a discapito di Berlinguer).

Chissà, magari certi giovani trinariciuti che si definiscono riformisti impareranno qualcosa, leggendo gli scritti di Enrico sull’austerità. Ne dubito. Ma la speranza è sempre l’ultima a morire.

1 commento su “Tremonti e l’elogio di Berlinguer”

  1. tremonti è un volpone elogia Berlinguer e lo cita sopratutto per l’austerità indovinate perchè? lui sta scaricando la crisi sui più deboli e poi dice anche Berlinguer chiedeva sacrifici e tutti lo applaudivano.IL PUNTO STA SU CHE COSA CHIEDEVA IN CAMBIO,qui nessuno parla.oggi si preferisce dire non aumentiamo le tasse,e tutti siamo felici con i risultati che vediamo.

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