Il Partito non è un ordine monastico

Intervento al Comitato Centrale del Pci, ottobre 1969


Il partito non è un ordine monastico. Il partito è, in pa­ri tempo, espressione di Una realtà e strumento per la sua trasformazione.

Solo questa è un’interpretazione non ideali­stica, e non sociologica, che deve stare alla base dell’azione per il rinnovamento del partito.

Di più: proprio perché c’è questa differenza fra il nostro partito e altri partiti, proprio per il ruolo essenziale che noi, anche se non solo noi, abbia­mo nella trasformazione della società, noi siamo, di fatto, il partito più aperto e più pronto a evolvere e a rinnovare se stesso.

1 commento su “Il Partito non è un ordine monastico”

  1. Un politico non solo aperto,ma “inclusivo” e lungimirante. Fermamente legato alle idee e sempre a contatto con la realtà .. viceversa i comunisti attuali sono lontani dalla realtà e legatissimi a ideologie che fanno la muffa. L’ispirazione comunista sfida i secoli, ma l’ideologia se non viene rinnovata “marcisce”. (VD. Pasolini con Uccellacci e uccellini e Le ceneri di Gramsci).

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